I disturbi che colpiscono il sistema nervoso quali ansia, insonnia e depressione sono nella società attuale all’ordine del giorno. Il regno vegetale fortunatamente è molto ricco di piante con effetti sedativi.
L’iperico (Hypericum perforatum), ad esempio, è una pianta conosciuta da più di 2000 anni della quale già Paracelso conosceva le proprietà curative per i disturbi psichiatrici. Oggi i suoi estratti alcolici sono considerati degli antidepressivi naturali.
L’avena (Avena sativa), pianta ad uso alimentare e agricolo, è un tonico del sistema neurovascolare. Contiene un alcaloide, la gramina, alla quale sono attribuite proprietà antidepressive, agendo come sedativo del sistema nervoso centrale.
Fin dai tempi di Dioscoride e di Galeno la valeriana (Valeriana officinalis) veniva utilizzata nella medicina popolare in certi tipi di epilessia e come sedativo in condizioni di irrequietezza, stress e nevralgia. Durante la Seconda Guerra Mondiale era utilizzata dalla popolazione civile britannica per favorire il sonno. Oggi si riconoscono alla valeriana proprietà sedative, ansiolitiche, ipnotiche e spasmolitiche, che la rendono particolarmente efficace in caso di disturbi del sonno su base nervosa.
Anche la lavanda (Lavandula angustifolia) è una pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà sedative e antispasmodiche. Interessante è l’utilizzo del suo olio essenziale per combattere ansia, agitazione e nervosismo e per infondere calma interiore.
La passiflora (Passiflora incarnata) è una pianta tropicale rampicante ad azione sedativa e calmante, utilizzata contro l’insonnia, l’isterismo, le nevralgie, la depressione, la tachicardia e l’epilessia.
Anche il tiglio (Tilia cordata e Tilia platyphyllos) presenta proprietà sedative a livello cerebrale, aspetto che lo rende utile soprattutto nei soggetti ansiosi, ipereccitabili e in quelli con sintomi legati alla somatizzazione dell’ansia, come ad esempio la colite spastica. È ottimo contro l’insonnia, l’epilessia, la palpitazioni e la tachicardia.
La camomilla (Matricaria chamomilla), principalmente conosciuta per le sue proprietà antiinfiammatorie, viene comunemente utilizzata come blando sedativo e leggero antinevralgico.
In abbinamento alla fitoterapia è consigliabile assumere dei rimedi floriterapici in grado di lavorare sul sistema nervoso dal punto di vista energetico ed emozionale. Tra i fiori di Bach i più indicati potrebbero essere Gentian e Gorse. Il primo è utile per chi non crede di poter uscire dal proprio buio interiore, vede i limiti, è triste e depresso, spesso per una causa conosciuta. Il secondo, invece, ha perso la speranza, non accetta la prova che la vita gli sta mandando, si è arreso e allo stesso tempo prova rabbia e disperazione.
Tra i fiori australiani Boronia è molto utile per l’insonnia dovuta al vortice mentale di pensieri mentre Crowea è specifico per le forme di ansia che tendono a somatizzarsi sullo stomaco. Nelle forme depressive più tenaci un ottimo alleato potrebbe, invece, essere Waratah.
Anche l’aromaterapia offre oli essenziali molto potenti per trattare i disturbi legati all’umore e all’ansia. Gli oli essenziali di arancio amaro, di camomilla romana e di lavanda sono fantastici sedativi mentre il limone, il neroli e la rosa sono ottimi antidepressivi.
Questi sono solo alcuni dei principali rimedi che la natura mette a disposizione. A tutto questo sarebbe bene aggiungere un percorso più profondo, un viaggio dentro di sé alla scoperta delle vere cause che affliggono la nostra anima. Così da non incorrere nell’errore di utilizzare i rimedi naturali come semplici sintomatici, ignorando il messaggio che il nostro corpo ci sta inviando, il quale, per essere compreso e risolto, necessita di essere affrontato con una visione olistica.
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