DEPURATI CON LA ZEOLITE!

La zeolite è una roccia microporosa di origine vulcanica. Il suo nome significa “pietra che bolle” e deriva dal greco (“zein” bollire e “lithos” pietra), rimandando proprio al fatto che essa origina

da lava incandescente e acqua di mare.

Esistono più di 100 tipi di zeolite ma l’unica utilizzabile in campo medico e alimentare è la zeolite clinoptilotite sottoposta ad attivazione tribomeccanica. Questa forma, denominata “lo spazzino cellulare”, è dotata di migliaia di piccoli canali e rappresenta un potentissimo antiossidante con una spiccata azione antiradicalica: scambiando i propri cationi liberi con metalli pesanti, pesticidi, radicali liberi, sostanze chimiche di derivazione alimentare o farmacologica e ioni di ammonio la zeolite è in grado di depurare in profondità l’organismo, legando a sé una grande quantità di tossine attraverso una reazione chimica che prende inizio nel tratto gastro-intestinale. Contenendo, inoltre, quasi tutti gli elementi della tavola periodica, oltre ad espellere le tossine si rivela un ottimo integratore, rilasciando minerali ed oligoelementi utili. Per favorirne l’assimilazione esiste sul mercato la zeolite micronizzata, le cui particelle molto piccole sembrano agire con ancora maggior efficacia, potenziando la sua azione alcalinizzante e immunostimolante. Per sfruttare al meglio gli effetti chelanti del minerale è possibile assumerla in polvere, sciolta in acqua, oppure in capsule, per almeno un mese.

Le proprietà disintossicanti di questo minerale erano note fin dall’antichità, quando veniva usato spontaneamente da uomini e animali, ma in tempi recenti sono ritornate alla ribalta in ambito ambientale. Per attenuare, ad esempio, l’effetto delle radiazioni dopo l’esplosione a Chernobyl, il reattore fu sepolto con 22.000 tonnellate di zeolite clinoptilotite. Anche per ripulire il mare di Fukushima dalle radiazioni è stato utilizzato questo prezioso minerale.

Le proprietà della zeolite vengono sfruttate in numerosi ambiti, per rimuovere gli odori sgradevoli nelle stanze, per fertilizzare il terreno, come additivo per il mangime di animali e in cosmetica.

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