SAN GIOVANNI: festa dello Spirito

Il solstizio d’estate, celebrato il 21 giugno, e la festa di San Giovanni, il 24 dello stesso mese, sono due momenti dell’anno densi di significato spirituale. L’uomo moderno, sempre più ancorato al materialismo, ha infatti dimenticato il senso di un periodo che, per l’umanità antica, è stato sempre motivo di venerazione e festeggiamento.

Qual è il senso di queste feste? Quali impulsi spirituali arrivano all’uomo durante questo periodo dell’anno? Come vivere l’estate cogliendo appieno i messaggi del cosmo?

La crescita vigorosa della natura porta l’attenzione dell’uomo verso l’esterno. È come se con lo sviluppo di fiori, foglie e frutti anche l’essenza umana si espandesse nell’universo, aspirando al ritorno alla sua casa Celeste. Ma quali forze operano durante il periodo di San Giovanni?

Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia, fornisce una risposta a questi quesiti, raccontando le forze invisibili che agiscono nel cosmo in estate, sia nella terra che nel cielo. Osservando con sguardo chiaroveggente le profondità della Terra si può contemplare la tendenza alla formazione dei cristalli sotto forma di forze geometriche strutturali. Sono impulsi di volontà cosmica che si esprimono nelle forme, che lavorano nelle profondità della terra e che da qui irraggiano verso il cosmo come vapori bluastri. Questa attività organizzativa viene, però, contrastata da forze antagoniste che sembrano, invece, sciogliere e distruggere. Si tratta degli errori umani, degli impulsi morali negativi, che si riversano nella terra opponendosi alla creazione cristallina.

Osservando chiaroveggentemente il cielo Steiner descrive come le correnti bluastre si trasformino in intelligenza cosmica, in un intessere cosmico di oro e argento. In questo sfolgorio dorato di sostanza luminosa prende forma la figura di Uriele. Uriele, l’arcangelo che segue l’umanità durante il periodo estivo, appare come una figura seria le cui braccia a forma di ali assumono una posizione di ammonimento: cosa state facendo uomini? Perché con il vostro operato ostacolate la configurazione cristallina? Con il suo gesto ammonitore egli cerca di risvegliare la consapevolezza umana su quanto i nostri errori possano agire negativamente sulla natura.

Attraverso queste immagini l’antroposofia ci accompagna e ci aiuta a comprendere il significato più profondo di questo periodo estivo. Nel giorno di San Giovanni, il momento di massima espirazione della Terra, l’interiorità del nostro pianeta vive in un sonno profondo e la sua anima si espande nelle vastità del cosmo.  Allo stesso modo, compito dell’uomo a San Giovanni, è quello di ascendere con la sua anima nel macrocosmo e di contemplare i misteri divini conservando la sua coscienza desta. Nel raggiungimento di questa meta, che all’umanità moderna può sembrare ancora molto lontana, Steiner svela la presenza di un aiutante d’eccezione: il Cristo. Quale spirito guida della Terra Egli ci sostiene in questo processo di autocoscienza.

Tradizionalmente, durante la notte di San Giovanni, si festeggia bruciando un falò, simbolo di purificazione della sostanza terrestre che può ora elevarsi verso gli spiriti cosmici. Attraverso il fuoco è come se inviassimo alle Entità Superiori un messaggio cosciente di riconoscenza per la loro presenza, presenza che noi oggi contempliamo nel “fuoco” delle stelle che risplende sulla Terra.

Nella tradizione contadina si conosceva l’importanza di questi giorni e durante la notte di San Giovanni si lasciava all’aperto la pasta acida utilizzata per fare il pane, così che si compenetrasse proprio di queste forze cosmiche, rivitalizzando i fermenti in essa contenuti.

Le feste estive di San Giovanni quindi, se comprese nel vero senso spirituale, sono delle occasioni per ricordarci che tutto proviene dallo Spirito e che tutto tende allo Spirito e che l’unico e profondo significato terrestre è il ritorno a Casa con forze coscienti di Amore.

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