RAFFAELE, L’ARCANGELO DELLA PRIMAVERA

Con l’arrivo della primavera la natura si risveglia dal lungo sonno invernale. Mentre in inverno gli spiriti elementari si concentrano nelle profondità della terra, come in una fase di inspirazione, con l’avvicinarsi della primavera comincia

la fase espiratoria, che culminerà in estate, nella quale tali esseri iniziano a diffondersi nel cosmo.

Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, illustra ciò che in questo periodo dell’anno si mostra allo sguardo chiaroveggente (L’esperienza del corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche).

In primavera l’uomo si trova nel mezzo di due correnti: da una parte, in basso, agisce Arimane, dall’altra, in alto, si muove Lucifero. Ogni anno, attorno a marzo, quando le piante iniziano a germogliare e i fiori a sbocciare, le entità arimaniche cominciano a sviluppare una forte speranza di riuscire ad estendere il loro dominio sulla Terra, attirando verso il basso una corrente di energia astrale. Se esse riuscissero veramente nel loro intento l’uomo tenderebbe inizialmente a indurirsi e calcificarsi per poi disciogliersi gradualmente nell’elemento terrestre. Sempre nello stesso periodo, ma con un influsso proveniente  dal cielo, agiscono le potenze luciferiche. Anche loro nutrono speranze di dominio, in particolare di creare un involucro eterico terrestre nel quale poi abitare. In caso di riuscita per l’uomo diventerebbe impossibile respirare. Sia la vittoria di Arimane che quella di Lucifero provocherebbero la distruzione dell’umanità attuale.

Benché l’uomo moderno coscientemente non avverta tutto questo, ad ogni primavera l’interiorità umana si trova veramente in una sorta di pericolo. Infatti, puntualmente ogni anno, tali speranze demoniache vengono distrutte nel mondo naturale ma le mire di queste entità continuano ad agire nell’anima dell’uomo che in primavera è effettivamente molto più esposta a questi pericoli.  Mentre Arimane indurisce l’uomo, Lucifero tende a volatilizzarlo; entrambe queste forze sono portatrici di malattie.

La minaccia più grande per l’umanità attuale e per quella futura è rappresentata da Arimane, il quale tende a indurire l’uomo in se stesso, a materializzarlo, incatenandolo alla condizione terrestre.

Contemplando però la Terra con sguardo chiaroveggente emerge anche un principio angelico equilibratore tra questi due opposti: l’Arcangelo Raffaele, il grande maestro con la verga di Mercurio, accompagna l’uomo a comprendere i segreti della natura risanatrice cosmica. È Raffaele che ci conduce con devozione verso i misteri della Pasqua, là dove tra la figura di Lucifero e quella di Arimane appare l’immagine del Cristo. Colui che ogni primavera si manifesta, trionfando sulla morte e  mostrando all’uomo come vincere le potenze luciferiche e arimaniche è il Grande Terapeuta che irradia all’umanità il principio terapeutico risanatore.

La primavera è quindi il momento più adatto per far rivivere nella nostra interiorità la Luce cristica terapeutica, così da proteggere la nostra anima da ogni aggressione e mantenere la nostra centralità ben focalizzata sul punto equilibratore per eccellenza: il Cuore!

 

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