HALLOWEEN, festa della NON-COSCIENZA

La festa di Halloween, famosissima negli Stati Uniti e diventata oggi celebrazione ed esaltazione del macabro e della morte, ha origini molto antiche che vanno ricercate nel mondo celtico.

La ricorrenza di Samhain corrispondeva, infatti, al capodanno celtico e segnava la fine della stagione calda, con ringraziamento alla Madre Terra per i doni che aveva prodotto durante l’estate. Samhain, che significa novembre, era il momento dell’anno in cui fare scorte di cibo e riportare in fattoria gli animali che erano stati ai pascoli, così da prepararsi alla stagione fredda invernale.

Dal punto di vista spirituale questo giorno aveva per i celti un significato molto profondo: rappresentava il tempo in cui il mondo dei morti e dei vivi erano particolarmente vicini, in cui i defunti sarebbero potuti ritornare a far visita ai loro cari che, in cambio, li avrebbero ricordati e celebrati con gioia. Da qui l’usanza di intagliare gli ortaggi in forma umana e di porli sui davanzali delle finestre, proprio per aiutare gli spiriti a ritrovare la via di casa.

Nelle campagne scozzesi i bambini erano soliti mascherarsi e bussare di porta in porta, offrendo piccoli momenti divertenti e chiedendo in cambio monete o cibo. Sia il travestirsi che i falò avevano il senso di esorcizzare le paure e di allontanare, insieme agli spiriti maligni, tutto ciò che non serviva più e che era arrivato il tempo di lasciar andare.

Con l’avvento del cristianesimo, il cui culto dei santi era molto antico, ci fu il tentativo di cristianizzare la celebrazione di Samhain, nel frattempo caduta nell’oblio, spostando la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1° novembre. Solo dopo vari secoli tale festa è entrata stabilmente nel calendario ecclesiastico.

Arriviamo ad Halloween. Il termine deriva da All Hollow’s Eve che significa ”Vigilia di Ognissanti”. Nonostante dall’etimologia si possa notare l’origine cristiana, nella sostanza la festa ha completamente deviato sia il senso cristiano che quello antico celtico. Se il mondo cristiano il 1° novembre ricorda i santi (Festabant Omnium Sanctorum), cioè coloro che si sono distinti per misericordia e carità, e il 2 novembre i defunti (Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum), cosa esalta la festa di Halloween? Lo spirito materialista imperante negli Stati Uniti ha trasformato un momento in cui dall’alto ci viene chiesto di glorificare la compassione, la purezza e la santità del cuore umano e di commemorare i nostri defunti, aiutandoli nel loro percorso spirituale, in una notte nella quale viene esaltato ciò che di più macabro, spaventoso e terrificante la morte porta con sé. Invece di porre l’accento sull’immortalità dello spirito umano, in grado di trionfare sulla morte, al posto di aiutarci a vivere il trapasso semplicemente come un passaggio ad un’altra dimensione o un cambiamento di stato, Halloween ci fa rimanere incatenati alla materia e alla paura. Tutto questo è significativo di un’epoca nella quale il messaggio spirituale cristiano viene considerato sempre più vecchio e noioso, a favore invece della “modernità” americana che si configura come un vero e proprio ritorno al paganesimo.

Si potrebbe obiettare cosa ci sia di tanto terribile nel vestirsi da streghe e nel decorare qualche zucca: in fondo i bambini si divertono! Attenzione, perché non c’è niente di peggio che agire inconsapevolmente per aprire le porte a forze negative che non aspettano altro che di trovare un varco per insinuarsi nelle coscienze umane sempre più addormentate. Non a caso le potenze dell’ostacolo scelgono momenti spiritualmente significativi per stravolgere e deviare messaggi potenzialmente positivi e arricchenti, compresi i gruppi satanici che utilizzano proprio questi giorni per effettuare i loro rituali peggiori.

Teniamo gli occhi aperti e la coscienza desta, perché dietro questo scimmiottare feste pagane si nasconde lo spettro di un’umanità che cresce dimenticando le sue origini spirituali.

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