LA TEMPESTA

Ogni tanto nella nostra vita arriva la Tempesta. È inevitabile. Può arrivare da fuori, o almeno così ci sembra. In realtà nasce sempre da dentro ma

ci illudiamo che siano i fattori esterni le sue cause. Anche se non la vorremmo la Tempesta imperversa nelle nostre anime con il suo vortice di emozioni. Ci fa paura. Proviamo a resistere. Ci disperiamo. Ci ribelliamo. La malediciamo. Anche se, in fondo, sappiamo che ne abbiamo bisogno.

La Tempesta arriva. Arriva e porta il caos, lasciandoci senza fiato.

In quei momenti vorremmo chiudere gli occhi e fare finta che non ci fosse. Oppure preferiremmo scappare lontano. Ma niente. Ci siamo dentro e non si può fuggire. E allora che fare?

Allora bisogna starci. Provando a trovare il coraggio di accettarla. Cerchiamo dentro di noi la stabilità nel rimanerci e la solidità nell’affrontarla. Coltiviamo pazienza e perseveranza. Proviamo a sviluppare gratitudine per il suo arrivo, sicuri della sua forza trasformatrice e aperti alla fiducia nella sua risoluzione. Viviamo nella convinzione incrollabile che da questa Tempesta ne usciremo vincenti e che più grande è la prova, più grande è la conquista interiore.

La Tempesta ci porta a chiuderci in noi stessi, la paura prende il sopravvento, i pensieri circolari ci ingannano e la testa inizia a comandare sul cuore.  Le emozioni si accavallano impetuose come le onde del mare: ci travolgono, ci sbalzano in ogni direzione e noi ci perdiamo. Sempre più soli e sempre più confusi.

È proprio quando ci troviamo nell’occhio del ciclone che viene prepotentemente chiesto al nostro Spirito di rimanere vigile. È necessario opporsi al sonno interiore osservando ciò che è con il giusto distacco e la giusta lucidità. Calmare le emozioni, rimanere centrati e saldi nel proprio Sé. Polarizzarsi nel cuore e mantenersi aperti al flusso d’Amore.

Cara Tempesta, se ti guardo con gli occhi e il cuore aperti diventi quasi bella!

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