IL POTERE DELLA PAROLA

Fin dall’antichità l’uomo ha intuitivamente riconosciuto il grande potere della parola, intesa essa
come suono, come parola scritta e come parola parlata e pensata.

Nei Veda ad esempio, il complesso degli scritti religiosi indiani, redatti in sanscrito ma inizialmente tramandati soltanto oralmente, ci si riferisce in modo molto preciso al rapporto stretto esistente tra suono e respirazione. Il processo di inspirazione veniva associato ai suoni a-u mentre all’espirazione corrispondeva il suono m, formando così la parola AUM. Questo processo, lungi dall’essere considerato un semplice atto respiratorio, era visto dagli indiani come un atto sacro: attraverso l’inspirazione sperimentavano, infatti, l’introduzione nel corpo umano di quel Sé Cosmico e Divino che vive ed opera in ogni cosa e che veniva così accolto nell’anima umana; con l’espirazione si percepiva l’offerta e il sacrificio dell’anima nuovamente al Sé Cosmico.
Per questo motivo i Veda rappresentano la Parola pronunciata da Dio e che l’anima umana accoglie
in sé come la più sublima forma di conoscenza. Accogliendo la parola dei Veda l’uomo accoglieva
la parte migliore del Sé Universale, conquistano la coscienza della connessione tra il singolo Sé
umano e quello cosmico.
Il potere della parola nel mondo indiano era particolarmente sentito e si manifestava concretamente nella recitazione di mantra. Il termine mantra (Man = Mente; Tra = Liberare) rappresenta una parola, un suono o una vibrazione dotata di una particolare forza spirituale, magica o sacrale, la cui mistica risonanza si ritiene abbia un effetto diretto sulla psiche di chi lo recita o lo ascolta ma anche sulla materia. Il mantra quindi è quella formula che, ripetuta costantemente e con fede, riesce a liberare la mente da pensieri negativi, ansie, angustie, risentimenti, legami e desideri.
Il mantra è spesso legato al nome di una forma divina o di un aspetto di Dio, ma può anche essere
un suono dal significato intraducibile, il cui scopo è stabilizzare la mente per consentirle di
raggiungere lo stato di trascendenza. Nella tradizione religiosa cristiana ciò che corrisponde
maggiormente all’idea di mantra è la “giaculatoria”, come si trova in molte litanie. Tra i nostri
mantra più comuni si potrebbero ricordare Kyrie eleison e Alleluia.
Tra i mantra, un discorso a parte merita l’Om. Il suono OM, come spiegato nei Veda, viene
identificato con il divino suono primordiale, dalla cui vibrazione scaturisce la creazione dell’intero
universo. Pronunciare questo suono ha quindi, per gli induisti, il significato di avvicinarsi allo stato
primordiale dell’esistenza, all’istante preciso in cui dal non-esistente si passa all’esistente,
dall’indifferenziato al differenziato, in altre parole ad entrare in “risonanza” con l’istante esatto
della creazione.
L’Om è la combinazione di tre suoni A – U – M (di cui Om ne è la pronuncia): se viene recitato
correttamente inizia dall’addome (secondo chakra) dove risuona con la A; sale verso l’alto e risuona con la U a livello del cuore (chakra cardiaco) per poi raggiungere la testa con la M che vibra fra le sopracciglia (sesto chakra).
E’ importante rimanere ad ascoltare i sacri mantra, che si capiscano o no: la vibrazione del suono ha comunque il suo effetto su di noi. La vibrazione sonora purifica l’intera atmosfera, purifica i cuori, santifica la vita umana e trasforma gli impulsi e le tendenze malvagie.
Il valore rituale del suono, inteso come “sacro ponte”, come mezzo di collegamento fra la sfera
umana e quella divina, è testimoniato dall’insegnamento spirituale di molte tradizioni. Tra di esse
significativa è la saggezza che ci arriva dal Cristianesimo e, in particolare, dal prologo del Vangelo
di Giovanni:
“In Principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio ed il Verbo era Dio”.
Con Giovanni e con il sorgere del Cristianesimo si assiste ad un notevole passo avanti dal punto di
vista spirituale: se nei Veda ci si riferiva ad un Verbo Universale impersonale, ora si parla di un
Essere nel quale si incarna il Verbo creatore stesso. Nel vangelo di Giovanni troviamo il Logos
divino, la Parola creatrice incarnati nell’entità del Cristo. La parola vivente dalla quale tutto è stato creato e senza la quale nulla di ciò che è divenuto è stato creato, nel corso del tempo si è fatta carne.
Proseguendo nella storia dell’umanità troviamo interessanti riferimenti alla presenza di un suono
divino che compenetra l’universo anche in grandi scrittori come Goethe e Dante Alighieri che nelle
loro opere affrontano il concetto filosofico di “Armonia delle Sfere”, elaborato per la prima volta da
Pitagora.
Concludiamo questo breve viaggio arrivando ai giorni nostri e, in particolare, ad uno scienziato
autore di numerosi Best seller: Gregg Braden. Nei suoi libri Braden descrive esperimenti scientifici
effettuati nei territori mediorientali devastati dalla guerra e dimostra come la preghiera, cioè il
potere della parola scritta, pronunciata e pensata, sia in grado di diminuire sensibilmente il numero di attentati e scontri.
Partendo dalle scoperte della fisica quantistica è possibile oggi, se ce ne fosse bisogno, dimostrare
scientificamente concetti e realtà che l’uomo antico ha sempre saputo.

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